Codifica elettronica dei testi letterari ed e-book:
la marcatura XML TEI ed il trattamento informatico del romanzo Baltico di Matteo Collura

III.8. I MATERIALI CHE SEGUONO IL TESTO (<back>)

Quasi tutti i libri di Matteo Collura si concludono con una nota, contenente indicazioni sulla genesi dell'opera ed alcune considerazioni finali sulla stessa; non fa eccezione Baltico che pure termina con una breve nota-commento dell'autore.

Così come il romanzo si chiude con la nota dello scrittore, anche il nostro file XML finisce con la codifica della nota finale, la quale non facendo ovviamente parte del contenuto dell'opera ma piuttosto degli annessi del libro è stata inserita all'interno del tag <back>, l'ultimo elemento del <text> TEI, destinato ad ospitare tutti i materiali peritestuali, annessi o d'appendice, che seguono la parte principale del testo.

Di seguito riportiamo per intero il testo codificato della nota finale, unico elemento degli annessi del documento sottoposto a codifica[147]:

<back>
<pb n="211"/>
<div type="nota" id="nota">
<head type="conv">NOTA</head>
<p>All'inizio avevo pensato ad un racconto che raccogliesse le cose che mio padre, grottese, mi narrava sugli zolfatari del suo paese. In parte mi sono attenuto al programma (perci&#242; questa storia va considerata immaginaria), ma ho aggiunto qualcos'altro e, con mia stessa sorpresa, ne &#232; venuta fuori una sorta di epopea degli zolfatari siciliani. E non poteva non essere cos&#236;, dato che un paio di secoli di storia siciliana sono stati, se non proprio condizionati, caratterizzati almeno dalla situazione di monopolio obiettivo che la <rs type="luogo.real">Sicilia</rs>ha avuto nel campo dell'estrazione zolfifera. La <rs type="luogo.real">Sicilia</rs>, insomma, avrebbe potuto fare con lo zolfo quello che i paesi arabi fanno con il petrolio. Avrebbe potuto e non l'ha fatto: ecco, scrivendo degli zolfatari che mio padre conobbe, mi sono imbattuto in uno dei nodi dell'intricato, irrimediabile dissesto economico della <rs type="luogo.real">Sicilia</rs>. E il risultato complessivo non poteva che dare il senso di un fallimento, l'eterno fallimento delle speranze dei siciliani.</p>
<signed>
<abbr type="sigla" expan="Matteo Collura">m.c.</abbr>
</signed>
</div>
</back>

Non vi sono indicazioni particolari relative a questa porzione di codice. Come si evince ricorrono gli stessi elementi precedentemente illustrati. Si noti, tuttavia, che il blocco è racchiuso dal marcatore <div> e non <div1> adottato per i singoli capitoli, in quanto così si è cercato di distinguere funzionalmente dai capitoli questo punto nella struttura dell'opera, rimarca ciò l'attributo type="nota", che specifica la differente natura di questa porzione di testo.


[147] Si ricorderà a tal proposito, sulla scorta dei principi editoriali elaborati in ambito TIL, la nostra decisione di omettere tutti i materiali paratestuali non riconducibili direttamente all'autore, pertanto è stato escluso dalla codifica l'indice che nella fonte materiale si incontra subito dopo la nota conclusiva di Collura.
<DigiSic />
[ AccessKey: Top=T Precedente=Z Successiva=C Indice=X?]