Codifica elettronica dei testi letterari ed e-book:
la marcatura XML TEI ed il trattamento informatico del romanzo Baltico di Matteo Collura
Il Termine e-book, libro elettronico, deriva dalla contrazione delle parole inglesi electronic e book.
Nei documenti il termine può essere incontrato indifferentemente col prefisso "e" di electronic unito direttamente al resto della parola, "ebook", oppure separato dal termine book da un trattino, "e-book". In Italia si preferisce la notazione "e-book"[42] con trattino, mentre in ambiente anglosassone prevale quella di "ebook" senza trattino.
Il termine e-book viene spesso utilizzato indistintamente per indicare dei concetti, sebbene tra di loro strettamente collegati, nettamente differenti:
Una delle migliori definizioni di e-book in Italia è stata elaborata da Gino Roncaglia e Fabio Ciotti, studiosi che tra i primi nel nostro paese si sono occupati in modo approfondito delle tematiche inerenti l'e-book. Secondo Ciotti "con il termine e-book (libro elettronico) si intende un'opera letteraria monografica pubblicata in forma digitale e consultabile mediante appositi dispositivi informatici"[45].
Questa definizione è stata riformulata più accuratamente da Gino Roncaglia in occasione di un suo intervento pubblicato nel Bollettino dell'Associazione italiana biblioteche:"potremmo parlare di libro elettronico, o e-book, davanti a un testo elettronico ragionevolmente esteso, compiuto e unitario ("monografia"), opportunamente codificato ed eventualmente accompagnato da metainformazioni descrittive, accessibile attraverso un dispositivo hardware e un'interfaccia software"[46]. Come si evince dalle precedenti definizioni, col termine e-book si intende la versione elettronica di un libro e si fa riferimento ad un oggetto digitale caratterizzato da una emulazione avanzata delle modalità di fruizione dei libri cartacei. Non qualsiasi testo digitale può essere considerato e-book, ma soltanto un materiale che sia riconducibile all'idea condivisa di libro.
Secondo la "Raccomandazione circa la normalizzazione internazionale delle statistiche relative all'edizione dei libri e alle pubblicazioni periodiche", che la conferenza generale dell'Unesco approvò il 19 novembre del 1964, un libro è "una pubblicazione stampata non periodica che consta come minimo di 49 pagine, senza contare quelle di copertina". Si considera un opuscolo la "pubblicazione stampata non periodica che consta di non meno di cinque pagine e non più di 48, senza contare quelle di copertina". In ambiente digitale una distinzione di questo genere non è proponibile, in quanto potendo variare dinamicamente nel passaggio da un dispositivo ad un altro, il numero delle pagine non rappresenta un discrimine sufficiente, pertanto parliamo di testo elettronico ragionevolmente esteso, compiuto e unitario ("monografia").
In questa direzione si muove anche la definizione che offre di e-book l'enciclopedia Microsoft Encarta: "e-book testo strutturato e articolato, di estensione analoga a quella di un libro (superiore dunque all'articolo o al trafiletto, e ipoteticamente senza limiti quanto al contenuto), disponibile in formato digitale in Internet".
Caratteristiche distintive dell'e-book sono quindi:
È opportuna una precisazione a proposito dei rapporti, che intercorrono fra codifica elettronica dei testi letterari e l'e-book. Sebbene l'e-book rappresenti un caso di testo codificato elettronicamente, e spesso la codifica di un testo rappresenti il primo stadio per la realizzazione di un e-book, scopo dell'e-book è quello di produrre un oggetto digitale la cui esperienza di fruizione richiami da vicino quella di un libro cartaceo, mentre finalità della codifica elettronica dei testi letterari è la rappresentazione formale di un testo in un formato utilizzabile dall'elaboratore. La codifica può sì sfociare nella creazione di un e-book, ma anche nella produzione di un testo digitale le cui informazioni possano essere trattate con l'ausilio di dispositivi informatici per le finalità più varie.
Un termine, cui è talvolta associato quello di e-book e che in taluni casi è adoperato come suo sinonimo, è quello di e-text, testo elettronico. In un'accezione di tipo estensivo con e-text si indica qualsiasi testo fruibile per mezzo di strumenti informatici, ad esempio pagine web, e-mail, documenti di word processor[48]. Secondo un'accezione più ristretta, l'e-text è un testo codificato in formato ASCII a 7 bit. La differenza fra e-text ed e-book ritengo risieda nel fatto che l'e-text manca delle caratteristiche di emulazione del libro tradizionale dell'e-book. A conferma di ciò vi è il fatto che il Project Gutenberg[49], che raccoglie e mette a disposizione in rete testi in ASCII puro, definisce le opere ospitate dai propri server come e-text e fornisce nelle pagine del sito accurate istruzioni per convertirle in e-book. Sebbene si tratti di testi digitalizzati di opere letterarie complete che quindi hanno le caratteristiche di testo elettronico ragionevolmente esteso, compiuto e unitario ("monografia") gli e-text del Project Gutenberg mancano degli aspetti di emulazione del libro tradizionale che contraddistinguono gli e-book, da ciò nasce l'esigenza di una trasformazione degli e-text in e-book.